Archivio dell'autore: Dado

Resoconto del VII Seminario “Kendo nel Chianti”

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Massima disponibilità.
Questa la parola chiave dell’insegnamento secondo Ishiyama Mutsunori sensei.
Ed anche quest’anno sono venuti a trovarci, da Tokyo, i maestri Ishiyama Mutsunori, kyoshidan, accompagnato dall’inseparabile Yoneyama Toyohiro, kyoshidan.
Nei due giorni di seminario tenutosi a Colle val d’Elsa il 26 e 27 Maggio scorsi, i maestri si sono prodigati in una serie di insegnamenti che hanno coperto tutto il bagaglio del kendo: moltissimo jigeiko, keishicho dai ichi e dai ni kihon, kakarigeiko e kirikaeshi in diverse forme e tipologie, uchikomi e contro-tecniche, kendo kata, shiai geiko, prove d’esame. Davvero un menù completo!
Per quando riguarda le prove d’esame, i maestri hanno fatto partecipare ogni kendoka che era presente, e alla fine di ogni poule dicevano qualcosa ai singoli candidati, dando preziosi consigli e incoraggiamenti. Anche per i kendo kata i maestri hanno seguito tutti i praticanti, elargendo consigli e correzioni con estrema generosità.
Molto fisica la parte di keiko, kakarigeiko e kirikaeshi, con entusiasmo e partecipazione da parte di tutti. Ishiyama sensei insiste sull’importanza del seme, in ogni singola azione o movimento, come elemento essenziale per qualsiasi cosa. Seme come atteggiamento interiore ancor prima di fare il saluto, e parte di questa componente è l’uso dei piedi nella preparazione della tecnica: in pratica su tutto quello che precede il colpo (wazamae).
Il sayoonara party di sabato è stato memorabile, grazie a tutti i  presenti è venuta fuori una bellissima e divertente festa canora!
Ringraziamo tantissimo i maestri venuti a trovarci per averci trasmesso così tanto, tutti i partecipanti al seminario e anche il dojo Ittoryukai Firenze per il prezioso supporto, senza il quale tutto questo non sarebbe stato possibile.
Grazie a tutti per aver condiviso questi due giorni e speriamo di rivedervi tutti il prossimo anno. Vi aspettiamo!
Ittoryukai Val d’Elsa

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Seminario a Lucca, 21-22 Aprile 2018

Sabato e domenica scorsa evento Giovani al Ciocco, presso Lucca, dove ragazzi e ragazze da tutta Italia si sono incontrati per condividere due giorni di sudore, divertimento, gare e amicizia. Ittoryukai Val d’Elsa presente al completo: sabato stage intenso, domenica mattina breve stage pre-gara, e poi via! Inizio alle competizioni! I nostri ragazzi hanno dato il massimo e questo è l’importante, si sono divertiti e hanno fatto amicizie, e questo è ancora più importante. Poi, hanno vinto anche delle medaglie. Ma questo, nonostante i complimenti e il normale piacere, ci interessa meno… sono cose molto private. Un ringraziamento a tutti coloro che hanno lavorato tanto dietro alle quinte, ai tecnici dei dojo presenti, ai genitori che hanno supportato, a Francesco Paterlini preziosissimo, a tutti i motodachi accorsi ad aiutare, alla partecipazione di Sofia Niba, Fabio Bussi e Alberto Sozzi, alla presenza di Livio Lancini che ha da sempre supportato in prima persona gli eventi giovani con una fede incrollabile. A tutti i dojo venuti da lontanissimo… Grazie a tutti, alla prossima!!! Dado

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Campo estivo giovani 2017

CAMPO ESTIVO GIOVANI 2017
09-16 Luglio 2017, Montorgiali (GR)

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Quinta edizione del Campo estivo di kendo dedicato ai ragazzi/e sotto i 18 anni, organizzato da Ittoryukai Valdelsa in Toscana.
Come per le precedenti edizioni, i ragazzi sono accorsi da tutta Italia; quest’anno ha arricchito il campo la presenza di tre giovani, simpatici e volenterosi, del dojoKaizen” di Cava de’ Tirreni.
Alcune new entry (il Jofukan di Firenze, finalmente!) e altre vecchie presenze hanno confermato questo campo estivo come occasione per nuovi incontri e consolidamento di vecchie amicizie, cosa che riteniamo di primaria importanza per un sano sviluppo del kendo.
Inutile stare a parlare delle attività che hanno fatto i giovani in una settimana, dalla piscina al tiro con l’arco, dall’uscita alle terme libere di Saturnia agli scacchi pomeridiani, e mille altre cose.

Ovviamente l’allenamento faceva da principe nella giornata: si partiva la mattina prima di colazione con un breve ma concentrato asageiko, per poi proseguire prima di pranzo con un keiko più tecnico, o in alcune occasioni, potenziamento muscolare. Nel secondo pomeriggio poi keiko libero, kakarigeiko, kirikaeshi, kendo kata, shiaigeiko. Ero affiancato nella conduzione degli allenamenti da Leon Castignola del Seichudo, ormai veterano del campo. Venerdì pomeriggio, approfittando anche della presenza del mio amico Tomaso, grande shiai di due squadroni da 10 elementi: molto sentito dai ragazzi e divertente, i begli ippon non sono mancati!
Per chiudere queste breve scritto, voglio lasciare spazio alle parole dei giovani. Ho chiesto a loro di scrivere le loro impressioni alla fine della settimana, e ne vorrei riportare alcuni stralci; per mancanza di spazio non posso trascriverli tutti, ma li ringrazio per essersi messi a scrivere, o almeno per averci provato.

“[…] È stata una bellissima esperienza praticare kendo con persone che non conoscevo […]” (Dana)
“[…] Il mio primo campo estivo di kendo: ho conosciuto persone fantastiche, mi sono trovato bene con tutti. Gli allenamenti erano duri e severi ma sono serviti a farmi divertire e crescere. Non vedo l’ora che sia il prossimo anno![…]” (Giuseppe)
“[…] In questa settimana ho imparato a mangiare i ceci e i fagioli perché avevo fame, e infatti prima non li mangiavo […]” (Isidoro)
“[…] Ho potuto ripassare la base e consolidarla. Gli allenamenti sono stati molto intensi e mi hanno riavvicinato alla disciplina giapponese. Questa esperienza in mezzo alle spade, alla natura, agli amici, fuori da Internet rimarrà sempre nei miei ricordi più belli. Grazie a tutti!” (Leo)
“[…] Per me questo è stato un anno molto difficile, e questo mi ha distratto dal kendo. Ma qua, non so se sia stato il posto, o Dado, o gli amici, ma mi è tornata la voglia di praticare. Non sono il migliore e non so se mai lo sarò, ma ci sono persone che credono in me e ho deciso che mi impegnerò al massimo[…]” (Raffaele)
“[…] Marco mi ha dato la sua maglietta fighissima che si illumina al buio. Poi è arrivato il babbo di Arturo e ho fatto kendo con lui![…]” (Daigo)
“[…] Primo campo estivo di kendo, uno sport non molto conosciuto che ho iniziato da poco. Il maestro Livio Lancini mi ha consigliato questo campo. La sveglia alle 7:30 era dura, il maestro qua si chiamava Dado e ci faceva sudare tantissimo, ma mi sono divertito un sacco e ho fatto tante amicizie nuove. […]” (Simone)
“[…] Non è possibile riassumere tutte le emozioni provate in poche righe… kendo di alta qualità e tanti amici. Sono davvero felice anche quest’anno[…]” (Antonio)
“[…] Un’esperienza fantastica vissuta a 360 gradi: astinenza da cibo spazzatura, allenamento duro, in questo campo mi sono rigenerato. Ho un’enorme voglia di migliorare il mio kendo […]”(Aniello)
“[…] Valentina è una bravissima cuoca! Non vedo l’ora di tornare qui!” (Maya)
“[…] Unire persone con una passione condivisa è davvero bello. Mi sono piaciuti anche gli allenamenti tenuti da Leon, e mi sono reso conto di tutto il lavoro che c’è dietro. Congratulazioni Dado, sei proprio un figo!” (Arturo)

Un GRAZIE enorme quindi, a tutti i genitori e gli insegnanti che supportano tale iniziativa, e ai ragazzi per il loro impegno e dedizione; un sentito grazie anche a Leon per l’aiuto e a Tomaso per la sua preziosa compagnia nel week-end. Cogliamo l’occasione per salutare due grandi amici del Jofukan Firenze, Leo e Giulio Lazzeri, che stanno per partire e affrontare nuove avventure nella Vita e nel Kendo; questo campo ci ha dato la possibilità di goderci la loro compagnia e il loro ottimo kendo per un’ultima settimana insieme. Li salutiamo in attesa di nuove sfide e nuovi incontri. A presto ragazzi!!!
Per tutti, ci vediamo la prossima Estate!

Dado

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Esami e Campionati Italiani Juniores

Aprile mese ricco di eventi, sia per gli adulti che per i nostri giovani.
Il 9 di Aprile a Lucca consueta sessione d’esame dal 1° kyu al 2° dan. Del nostro dojo erano presenti stavolta solo due giovani, Taro Brivio e Matteo Salvadori. Complimenti per il loro primo dan, vero scalino d’ingresso nel mondo del kendo! Ottima tutta la sessione, il livello dei primi kyu e primi dan è buono, e ci sono diversi giovanissimi in quella fascia.
Complimenti a tutti!
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Esami a Lucca, 09-04-2017

Due settimane dopo Campionati Italiani Juniores e shiai dimostrativi per gli Under 15. Un bello stage a Barga (zona Lucca) nella cornice del Ciocco, bel centro polisportivo a mezza montagna, contesto perfetto per attività giovanili. Lo stage del sabato ha visto la partecipazione di una cinquantina di ragazzi e bambini da tutta Italia, con un bel keiko generale, serata a tavola insieme e pernottamento nella struttura. La domenica è stata invece giornata di gare, intensa e affrontata da tutti nel migliore dei modi. Si sono visti begli ippon, amicizia, serietà, impegno da parte dei più piccoli e ottimo livello di kendo da parte di molti. Bellissime tutte le finali, i ragazzi si sono proprio impegnati per dare il massimo.
Riguardo ai nostri, Isidoro Fattori alla sua prima esperienza di gara nella categoria Uchikomi/Kirikaeshi è arrivato in finale, ottima gara per 6 mesi di esperienza nel kendo. Nella categoria Daigo Brivio arriva in finale, persa con il suo amico Giulio Lazzeri del Jofukan.  Negli under 15 Matteo Salvadori in semifinale con Leo Lazzeri, bellissima gara, Matteo si comporta proprio bene ma non basta per Leo, che passa in finale con Taro Brivio. Anche qua ottima gara, entrambi si conoscono benissimo da anni, grandi amici/rivali ma stavolta Taro prevale.

Bambini e ragazzi tutti contenti, direi che la cosa più bella per gli istruttori è finire con tutti i ragazzi che si abbracciano e scambiano foto insieme… davvero AMICI, SENZA VINTI NE’ VINCITORI, ma solo compagni di strada.

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I giovani dell’Ittoryukai Val d’Elsa ai Campionati Italiani Juniores


Campo estivo giovanissimi 2016

CAMPO ESTIVO GIOVANISSIMI 2016

Anno impegnativo, questo 2016! I nostri ragazzi crescono, e se da una parte gestirli diventa più facile, dall’altra le attenzioni e la cura non possono e non devono calare.

Ogni anno il Campo Estivo dedicato a loro dalla nostra Associazione ha qualcosa di diverso; il kendo resta lo scopo principale, ma più passano gli anni più mi accorgo che in realtà è tutto quello che c’è DIETRO al kendo che è la cosa più importante. Specie per questi ragazzi.

Anche quest’anno c’è stata un po’ di disomogeneità, vuoi per la forbice d’età molto ampia, vuoi per l’esperienza di pratica nel kendo. Si passava dai 9 anni ai 18, da un anno di esperienza di kendo a 8….ma alla fine siamo riusciti a gestire tutto e tutti, i ragazzi come ogni anno sono stati fantastici,  e sanno regalare a chi sta con loro momenti incredibilmente intensi e divertenti.

Varie le attività svolte: siamo tornati alle terme di Saturnia con grande gioia per tutti, sia per chi le conosceva sia per chi ci andava la prima volta. È mancata quest’anno l’escursione con Mike, che speriamo di riavere con noi nello staff al più presto!

Riguardo al kendo quest’anno avevo come assistente istruttore  Leon Castignola, del Seichudo di Brescia, che ringrazio tanto per l’impegno e la serietà dimostrata: mi ha aiutato nella gestione del gruppo più piccolo e sono sicuro che diventerà un bravissimo insegnante !

Da metà campo le cose sono cambiate: i ragazzi hanno preso un bel ritmo, hanno legato fra di loro, e inoltre ho avuto il piacere di avere a fianco due grandi amici, oltre a due bravissimi insegnanti. Infatti giovedì sera sono arrivati Daniel e Serena da Verona, che mi hanno affiancato nella gestione degli allenamenti. E’ stato preziosissimo, i ragazzi sono stati contenti di avere altri adulti, e di qualità, su cui provare le loro tecniche e il loro livello. Grazie Daniel e Serena, anche per il simpatico regalo!

E nel fine settimana non poteva mancare mio “fratello” Tomaso da Milano, con Cecile: è stato bellissimo averli con noi nel weekend! Quest’anno abbiamo davvero concluso con un bellissimo sabato, fra asageiko, giornata al mare, ottima cena e falò sotto le stelle, cantando e divertendoci! Ringrazio davvero tanto gli istruttori che sono venuti a trovarmi, hanno fatto da motodachi per i ragazzi (e vi assicuro che è stato apprezzatissimo!)  e la domenica si è conclusa con una bella dimostrazione e ripasso di tutto il menù della settimana appena trascorsa. I ragazzi al solito regalano davvero tanto, il loro DARE è nella purezza, nella genuinità, nella spontaneità. Io ho ricevuto moltissimo da loro, come ogni anno, e posso dire che per me è puro nutrimento.

Voglio anche ringraziare pubblicamente il mio allievo Gianni per l’aiuto nella difficile gestione del Campo e non solo…quest’anno è stato particolarmente difficile a livello personale per me, e senza di lui non sarei davvero riuscito a superare certi scogli. Un sincero grazie.

Allora speriamo di rivedervi tutti sul campo di battaglia… avanti così e al prossimo anno !!

ITTORYUKAI VALDELSA

Dado Brivio

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“È passato ormai qualche giorno, ma il ricordo rimane indelebile nel mio cuore. Anche quest’anno ho avuto la ghiotta occasione di poter partecipare alla parte finale del Camp Estivo di kendo organizzato dal mio carissimo amico Dado. Il camp è dedicato esclusivamente  ai giovani kendoka. In una cornice unica e meravigliosa i ragazzi hanno potuto toccare con mano quanto il kendo può trasmetterci: amicizia, collaborazione e attenzione verso l’altro. Oltre alla pratica, intensa e tecnicamente ineccepibile, i nostri ragazzi hanno avuto la preziosa occasione di passare insieme una settimana da sogno dove oltre a moltissimo kendo hanno potuto socializzare, tirare con l’arco, andare alle terme…insomma divertirsi! Sono certo che quest’esperienza rimarrà nella loro memoria per sempre, come rimarrà a me la gioia di aver praticato e di poter praticare ancora a lungo con questi meravigliosi ragazzi.

Tomaso”

Sono da poco rientrato dal campo estivo organizzato da Leonardo “Dado” Brivio e, come spesso accade, raccontare e trasmettere le emozioni forti appena provate è un compito assai complicato. Partirò quindi con il raccontare dapprima l’esperienza provata dal punto di vista tecnico organizzativo. Il campo estivo di kendo è a tutti gli effetti un’esperienza di vita, prima ancora di essere un’esperienza di kendo. Al campo, tutto è stato pensato per creare una vera, sana e solida comunità. Sveglia al mattino presto e appuntamento al dojo per la prima sessione di allenamento. Da subito il lavoro svolto trasformava anche i più assonnati in piccoli guerrieri pronti alla battaglia. Finito l’allenamento i visi, seppur rigati da qualche goccia di sudore, erano carichi di felicità e pronti ad iniziare la giornata. Al termine dell’asageiko ci si trasferiva nel bellissimo terrazzo dove i ragazzi, divisi in piccole squadre, allestivano i tavoli e servivano la ricca colazione preparata dalle laboriose mani di Gianni che, per giorni e giorni, ha adempiuto al difficile compito della completa gestione della cucina. Una volta finita la colazione e i relativi disbrighi, i ragazzi, già sapientemente divisi in due gruppi secondo le loro caratteristiche tecniche/emozionali, si preparavano alle due sessioni mattutine. Questa suddivisione è stata il primo vero elemento tecnico che ho potuto apprezzare: lasciava trasparire tutta la professionalità e l’esperienza messe in atto.

Ma torniamo all’allenamento del primo gruppo composto dai ragazzi i cui fondamenti di pratica non erano ancora consolidati. Il lavoro per loro era strettamente basato sul rafforzamento e talvolta sull’apprendimento dei passi fondamentali su cui basare qualsiasi tecnica. Terminato il primo gruppo, già il secondo era li pronto a sostituire i compagni per la loro sessione di allenamento. Il livello tecnico qui saliva notevolmente e con esso il ritmo di allenamento saliva di conseguenza. Una delle cose che mi ha maggiormente colpito è come i ragazzi in brevissimo tempo abbiano creato squadra, comunità. Mi è capitato spesso di praticare con kendoka di altri dojo in occasione di seminari o stage e non sempre purtroppo sono riuscito ad instaurare quella relazione immediata volta al migliorarsi reciprocamente. Qui tutto questo è avvenuto in modo naturale.

Dopo il pranzo, in cui si ripeteva lo stesso rito della colazione, diverse attività ludiche all’aria aperta intrattenevano i ragazzi e li portavano a sperimentare attività sempre nuove e per nulla scontate. Durante l’allenamento pomeridiano i due gruppi potevano continuare l’apprendimento e la scoperta della nostra bellissima disciplina. Arrivava quindi la cena, dove i visi dei ragazzi lasciavano trasparire stanchezza, gioia e soddisfazione. La giornata era passata rapidamente e tutti sorridenti tornavano in brande nelle proprie camerate: era necessario riposare bene e i ragazzi sfruttavano tutte le giuste ore per recuperare le forze, dal primo all’ultimo minuto! Ma la giornata, che per i ragazzi terminava qui, vedeva ancora all’opera sia Gianni che Dado. Organizzare bene le cose costa molta fatica e tantissima dedizione, un esempio che non dimenticherò mai. Come non dimenticherò la grande professionalità di Dado che, aiutato dal giovane e bravissimo Leon Castignola, impartiva preziosissimi insegnamenti e grandi lezioni di vita. Molte volte ho sentito che lo scopo ultimo del kendo è il miglioramento dell’individuo attraverso le tecniche e l’insegnamento della via della spada, ma mai come in questa occasione la dimostrazione mi è parsa lampante ed evidente.

Essere chiamato come ospite ad un evento come questo è stato un grandissimo onore, spero di aver dato anche io nel mio piccolo un contributo anche se minimo ma soprattutto ringrazio Dado, Gianni, Tomaso, Cecile e tutti i ragazzi di aver condiviso con me e Serena questa bellissima esperienza.

Un abbraccio Daniel”


Verona Taikai 2016

Domenica 19 Giugno i nostri giovani hanno partecipato al Verona Taikai, competizione ippon shobu individuale e squadre da 3 elementi. Prima nostra partecipazione, ci siamo trovati bene come accoglienza, fondo, spazio e tempi. Tutto è andato bene, le gare scorrevano bene e nella stanza adiacente al dojo c’era spazio libero sufficiente per riposarsi, mangiare e bere, sistemare il bogu, etc..
Pochi purtroppo ancora come numeri gli under 15 e gli under 12, ma d’altronde non è un periodo facile come fascia d’età. Il livello degli under 15  era medio, ci sono alcuni bambini  di vari dojo sui 11/13 anni che cominciano a dimostrare un buon kendo e che fanno ben sperare per il futuro. Buon livello invece gli juniores, fascia 15-18 anni, che aumentano di numero e di qualità del kendo.
Come risultati Taro e Matteo si sono trovati in finale nella fascia under 15, dove Taro ha vinto con un men. Daigo, prima volta in gara, è arrivato terzo nella sua categoria. A squadre prima classificata Ittoryukai Valdelsa, formazione Matteo-Taro-Sebastian (prestato gentilmente dal Seichudo Brescia!). Complimenti ragazzi per l’energia e l’impegno dimostrato!
Ringrazio Christian Filippi e il CUS Verona per il lavoro svolto e l’ottima organizzazione! Complimenti a tutti a presto!
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Seminario giovanissimi aprile 2016

Appena rientrati dal Seminario per i giovanissimi a Genova; presenti bambini dagli 8 anni fino ai ragazzi Juniores di 18. Grande la presenza quest’anno, i numeri crescono e se prima eravamo 30/40 persone ieri i ragazzi erano quasi il doppio, senza contare che ne mancavano altri. E con i motodachi, gli istruttori e gli organizzatori arriviamo a circa 90 persone che si muovono per questo seminario. Per non parlare del livello… decisamente più alto, specie nella fascia media d’età, ossia dai 12 ai 15 anni. Ci sono davvero ottimi presupposti per formare una generazione che abbia un kendo maturo, pulito e sincero, con coscienza di cosa sia la Base e di ciò che stanno facendo; fra tutti gli istruttori c’è una grande volontà di proseguire in questa direzione e di dare sempre più importanza al settore giovanile, che non può assolutamente essere sottovalutato. Questi ragazzi si avvicinano al kendo e noi abbiamo il dovere di offrire loro il meglio, averli con noi è un’occasione che non può essere sprecata!

Riguardo al seminario, la parte del sabato pomeriggio è stata gestita da Livio Lancini, che ha fatto fare un’ora di lavoro intensissimo ai giovani; kihon, suburi, kirikaeshi, uchikomi, kakarigeiko. Infine jigeiko e aikakarigeiko. Tutto di fila, senza interruzione: i ragazzi hanno retto bene e hanno dato tutti tantissimo. La domenica si sono formati due gruppi di lavoro, gli Juniores 15-18 da una parte e gli under 15 dall’altra. A loro volta i gruppi sono stati divisi per livello, uno di base e uno di avanzati; i gruppi sono stati seguiti dai vari istruttori di ragazzi presenti, il tutto sotto la supervisione di Livio.

Ringrazio gli organizzatori di Genova per il bell’evento, la logistica, il cibo e gli spostamenti sono stati gestiti al meglio; tutti gli istruttori e i motodachi per il lavoro svolto, e ovviamente tutti i ragazzi che hanno partecipato e hanno dato il meglio !!

Del nostro dojo presenti Taro, Matteo e Daigo; sono tornati a casa “stanchi ma felici”, formula che è e deve essere quella con cui tornare da un simile evento.

Grazie a tutti alla prossima occasione!

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Sessione esami Lucca 2016

Sessione d’esame da 1 kyu a 2 dan a Lucca domenica scorsa; i nostri ragazzi hanno partecipato al seminario della mattina tenuto da Bernardo Cipollaro e poi alle prove d’esame. Lo stage è stato tenuto in maniera ottimale, buon lavoro sui fondamentali, sul kirikaeshi e sui kata, tutto questo senza dare assolutamente peso ai dettagli tecnici ma cercando invece di lavorare in relazione con il compagno. Quindi importanza al ritmo, allo sguardo, alla concentrazione, al “filo” invisibile che ci deve legare uno all’altro. Davvero un bel lavoro.

La sessione d’esame è stata ottima nel complesso: promossi tutti i 1 kyu, qualche bocciatura nei 1 dan e promossi anche la maggior parte dei 2 dan. Si è notato un incremento di livello nel kirikaeshi dei primi kyu, indice di lavoro nei dojo.

Riguardo ai nostri ragazzi, Matteo è stato il primo ad esordire, ha dato il “via” alla sessione di esami con un kirikaeshi da manuale. Taro e Matteo quindi 1 kyu, i nostri giovanissimi!

Ambra e Gabriele 1 dan, adesso devono lavorare bene per confermare questo loro importante passo. Tanti complimenti anche a Nicolas e Alberto, 2 dan! Bravi!! Nuovi impegni, responsabilità ma anche tanto divertimento ci aspettano… complimenti a tutti!!

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Seminario Culturale a Castenaso

Murata sensei, 24/01/2016 @Castenaso

Murata sensei, 24/01/2016 @Castenaso

La scorsa domenica abbiamo partecipato al Seminario culturale tenuto da Murata sensei, a Castenaso (Bologna). L’evento era dedicato ai mudan e principianti, ma gli argomenti trattati erano in realtà di livello altissimo (movimento dei piedi e delle mani, in pratica “il kendo”!!). La giornata è scorsa benissimo, teoria e pratica in buon equilibrio, i partecipanti che seguivano bene e si impegnavano per mettere in pratica gli insegnamenti. A metà mattinata si è visto un netto progresso. Ovviamente non basta una giornata per migliorare, ma gli input sono stati recepiti, adesso bisogna lavorare nel proprio dojo. Un grazie immenso a Murata sensei e spero che simili seminari vengano ripetuti più volte nell’anno. Una nota davvero piacevole è stata la folta presenza di bambini e giovani, ottimo segno per un centro Italia che guarda al futuro! Lascio spazio ai commenti dei ragazzi che hanno partecipato.

 

Mi è piaciuto molto questo seminario, soprattutto perché, diversamente da altri eventi, abbiamo praticato molta base, che ci è sempre utile ripassare. Mi è piaciuto il modo di descrivere, dettagliare e insegnare di Murata sensei, di come per un singolo passo abbiamo faticato prima di farlo bene. Spero che vengano fatti altri seminari di questo genere, che servono forse di più di altri seminari incentrati solo sulle tecniche.

 Taro Brivio, 2 kyu

 

Ho trovato il seminario molto ricco di spunti, contenuti ed insegnamenti. E’ stato affrontato principalmente il corretto okuriashi partendo dal capirne l’utilità interiore ed esteriore di essere sempre centrati e pronti al passo-movimento successivo. Infatti il piede sinistro ha il compito di spingere e rientrare subito in posizione mantenendo libero dal peso il piede destro che così non frena ne inibisce la libertà di movimento. Il pomeriggio abbiamo affrontato il corretto uso dei polsi e delle mani per un corretto tenouchi che prevede di stringere la tsuka all’interno della mano con un rapido movimento un istante dopo il colpo per poi subito rilassare nuovamente i muscoli. Trovo particolarmente importante il fatto di rimanere a lungo focalizzati su alcuni aspetti della base teorica e pratica del kendo. Questo permette entrare molto in profondità nella pratica, interiorizzando le fondamenta di un’arte che da lì si sviluppa e cresce con grandi potenzialità. Grazie a tutti.

 Nicolas Arduini, 1 dan

 

Pochi sono i seminari di cui posso dire di avere dei ricordi più vividi, o che abbia fatto in qualche modo più “miei”. Quello tenutosi a Bologna da Murata sensei è sicuramente uno di questi, per pochi, semplici ma importanti fattori. Sono stati introdotti i quattro fattori fondamentali del kendo: GAN (gli occhi, e soprattutto l'”occhio del cuore”), SOKU (il movimento dei piedi), TAN (letteralmente “visceri”, inteso come coraggio), e RIKI (la forza, che risiede nella tecnica). Altra cosa che ha contribuito a rendere singolare questo seminario è che la maggior parte si è svolta in tare e do, studiando e sviscerando quelli che sono aspetti fondamentali del kendo, ovvero l’okuriashi e il tenouchi (praticamente argomenti di studio di tutta una vita). Non si è tenuto il “solito” keiko finale, che secondo me ha giovato per non rovinare la postura e gli insegnamenti appresi durante la giornata. In aggiunta, Murata sensei parla un italiano impeccabile, cosa che ha contribuito a rendere i suoi insegnamenti più diretti e il seminario più fluido. Esperienza assolutamente da ripetere!

 Gianni Iacopini, 2 dan

 

 Il seminario tenuto dal maestro Murata a Bologna è stato senza dubbio un seminario diverso dal solito, un’occasione d’oro per migliorare e lavorare su se stessi e sui propri difetti, senza tralasciare nulla e curando ogni singolo dettaglio. Spesso infatti non viene data importanza alle spiegazioni tecniche per concentrarsi sul combattimento, però queste sono ugualmente importanti, come ha dimostrato questo seminario, incentrato soprattutto sul movimento dei piedi e il tenouchi, concetti alla base del kendo ma che spesso diamo per scontati perché sembrano “banali” come ha detto Murata sensei. Invece, dopo aver lavorato tutto il giorno sui movimenti base, ci si accorge di quanto sia difficile e faticoso riuscire a farli bene. Una fatica che però viene ripagata dalla soddisfazione a fine seminario di aver imparato molto, unita al desiderio di mettere in pratica gli insegnamenti in futuro. A rendere tutto ancora più bello è il fatto di aver svolto questo percorso iniseme a tante persone volenterose di imparare e trasmettere quello che sanno agli altri. Infatti al seminario hanno partecipato moltissime persone fra cui anche tanti giovani. Spero che vengano fatti altri eventi simili e che ci sia grande partecipazione, perché secondo me aiutano molto a crescere nel kendo.
 Ambra Volpini, 1 kyu

BUTOKUMUKYO 2015

Quest’anno torna a dirigere per intero il seminario BUTOKUMUKYO a Bedollo (TN) il Maestro 8 dan TANI KATSUHIKO, e di sicuro, nonostante l’ottimo lavoro svolto da altri insegnanti negli anni passati, l’impronta di Tani sensei si fa notare. Il maestro era accompagnato quest’anno da uno staff composto dal Maestro Koyama 8 dan, e dal maestro Watanabe 7 dan. Entrambi molto forti e veramente disponibili ad insegnare e trasmetterci tanto riguardo al kendo e non solo.

Un seminario di cinque giorni bellissimo, semplice ma impegnativo, volto alla ricerca dell’ippon magistrale, senza inutili fronzoli tecnici ne’ tattiche psicologiche complesse. La vera unione con l’altro.

landscape (photo credits: Cornelius Praxmarer)

Mentre gli altri anni il numero dei praticanti variava da 50 a 90, con conseguenti limiti (spazio, keiko con i maestri, file lunghissime etc…) quest’anno ci sono stati circa 60 praticanti ogni giorno, e ciò ha permesso una miglior gestione dello spazio e della pratica.

La sessione del mattino prevedeva un’oretta di kihon, base del kirikaeshi, tecniche di men, kote, kote-men. Il tutto svolto inizialmente con movimenti ampi, per poi diminuire progressivamente fino ad arrivare al caricamento piccolo, in pratica quello che dovrebbe essere un colpo piccolo passando “normale”. Un lavoro da grande a piccolo svolto davvero bene, con estrema chiarezza, potenza e bellezza.

Seguiva un’oretta di jigeiko, svolto come sempre a Bedollo nel seguente modo: circa 30 minuti con i motodachi (quest’anno da 6 dan in poi) e poi a seguire 20 minuti divisi in due gruppi, uno di soli motodachi (6, 7, 8 dan) e l’altro formato da tutti gli altri. Questo ha permesso di fare tantissima pratica con persone dello stesso grado, di grado superiore e con i maestri giapponesi; tutti hanno fatto tanto keiko con tutti, con grande soddisfazione!!

mitori-geiko (photo credits: Cornelius Praxmarer)

Nel pomeriggio il programma è variato: pur mantenendo 50 minuti di jigeiko finali anche nella sessione del pomeriggio, il primo giorno è stato dedicato ai kendo kata, divisi in tre gruppi (base, medio e alto livello) ognuno dei quali seguito da un maestro. Ottimo il lavoro svolto ed i consigli ricevuti, i maestri si sono complimentati con noi per l’impegno e la tecnica dimostrata nei kata, e consigliano di continuare a praticarli spesso.

Nel pomeriggio del secondo giorno invece ha preso la gestione il Maestro Koyama, presentandoci la disciplina dello Iaido, con attenzioni ai punti di collegamento con il kendo. Abbiamo fatto pratica del primo kata di Iaido (chiamato “mae”), considerata giustamente la base della base, il kata per eccellenza della disciplina. Il Maestro ha fatto notare che dopo un po’ di pratica a molti dei praticanti è riuscito anche bene!!

Iaido lesson (photo credits: Danilo Tofanelli)

L’ultimo giorno invece si è tenuta un’interessante spiegazione riguardo l’arbitraggio; sono stati trattati vari argomenti, ma il punto principale erano le problematiche riguardanti la valutazione dell’ippon.

Il maestro Tani ha spiegato che come arbitri dobbiamo essere più unificati (nel mondo) nella visione dell’ippon, superando quelle che sono le differenze di livello, di nazione, culturali, tecniche. È vero che bisogna essere in grado di assegnare un ippon differenziando fra shiai di bambini, di livello basso, medio o campionati del mondo, ma senza trascurare il fatto che alla base di tutto c’è la ricerca dell’unione con l’altro, altrimenti non c’è ippon.

ippon (photo credits: Cornelius Praxmarer)

Sono seguiti degli shiai dimostrativi, con arbitri dal 5 dan in avanti; prima i 1 kyu/1 dan, poi dei 3 dan e infine due 4 dan. Nonostante i partecipanti abbiano dato il meglio, il maestro Tani ha detto che dobbiamo essere in grado di migliorare la nostra prestazione in shiai, superando la paura della sconfitta e la voglia di colpire. È ovvio e naturale che in shiai si voglia vincere e si abbia paura di perdere, ma tenendo come base questa realtà dei fatti dobbiamo essere in grado di ergerci al di sopra di ciò, volti verso l’ideale del kendo. Questo è stato il succo di tutto il seminario, e uno spunto davvero di alto livello per tutti noi.

shiai (photo credits: Cornelius Praxmarer)

La cena del sabato sera ha visto grande gioia, risate, buon cibo, fiumi di birra e vino, una grande esibizione canora internazionale, discussioni sul kendo, qualche lacrima di commozione. Tutto di ottima qualità in compagnia di tanti amici di tutto il mondo!!

Un gran seminario con un Tani sensei sempre in gran forma (nonostante l’infortunio subito un anno fa al tendine di Achille) e volto ad un kendo sempre più maturo e profondo.

Un ringraziamento enorme a tutti i maestri, ai partecipanti e a tutto lo staff che ha organizzato e gestito questo splendido evento!!

2015-08-23 10.35.08

Ittoryukai Valdelsa

 

(photo credits: Cornelius Praxmarer, Danilo Tofanelli, Gianni Iacopini)