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Campo estivo giovanissimi 2016

CAMPO ESTIVO GIOVANISSIMI 2016

Anno impegnativo, questo 2016! I nostri ragazzi crescono, e se da una parte gestirli diventa più facile, dall’altra le attenzioni e la cura non possono e non devono calare.

Ogni anno il Campo Estivo dedicato a loro dalla nostra Associazione ha qualcosa di diverso; il kendo resta lo scopo principale, ma più passano gli anni più mi accorgo che in realtà è tutto quello che c’è DIETRO al kendo che è la cosa più importante. Specie per questi ragazzi.

Anche quest’anno c’è stata un po’ di disomogeneità, vuoi per la forbice d’età molto ampia, vuoi per l’esperienza di pratica nel kendo. Si passava dai 9 anni ai 18, da un anno di esperienza di kendo a 8….ma alla fine siamo riusciti a gestire tutto e tutti, i ragazzi come ogni anno sono stati fantastici,  e sanno regalare a chi sta con loro momenti incredibilmente intensi e divertenti.

Varie le attività svolte: siamo tornati alle terme di Saturnia con grande gioia per tutti, sia per chi le conosceva sia per chi ci andava la prima volta. È mancata quest’anno l’escursione con Mike, che speriamo di riavere con noi nello staff al più presto!

Riguardo al kendo quest’anno avevo come assistente istruttore  Leon Castignola, del Seichudo di Brescia, che ringrazio tanto per l’impegno e la serietà dimostrata: mi ha aiutato nella gestione del gruppo più piccolo e sono sicuro che diventerà un bravissimo insegnante !

Da metà campo le cose sono cambiate: i ragazzi hanno preso un bel ritmo, hanno legato fra di loro, e inoltre ho avuto il piacere di avere a fianco due grandi amici, oltre a due bravissimi insegnanti. Infatti giovedì sera sono arrivati Daniel e Serena da Verona, che mi hanno affiancato nella gestione degli allenamenti. E’ stato preziosissimo, i ragazzi sono stati contenti di avere altri adulti, e di qualità, su cui provare le loro tecniche e il loro livello. Grazie Daniel e Serena, anche per il simpatico regalo!

E nel fine settimana non poteva mancare mio “fratello” Tomaso da Milano, con Cecile: è stato bellissimo averli con noi nel weekend! Quest’anno abbiamo davvero concluso con un bellissimo sabato, fra asageiko, giornata al mare, ottima cena e falò sotto le stelle, cantando e divertendoci! Ringrazio davvero tanto gli istruttori che sono venuti a trovarmi, hanno fatto da motodachi per i ragazzi (e vi assicuro che è stato apprezzatissimo!)  e la domenica si è conclusa con una bella dimostrazione e ripasso di tutto il menù della settimana appena trascorsa. I ragazzi al solito regalano davvero tanto, il loro DARE è nella purezza, nella genuinità, nella spontaneità. Io ho ricevuto moltissimo da loro, come ogni anno, e posso dire che per me è puro nutrimento.

Voglio anche ringraziare pubblicamente il mio allievo Gianni per l’aiuto nella difficile gestione del Campo e non solo…quest’anno è stato particolarmente difficile a livello personale per me, e senza di lui non sarei davvero riuscito a superare certi scogli. Un sincero grazie.

Allora speriamo di rivedervi tutti sul campo di battaglia… avanti così e al prossimo anno !!

ITTORYUKAI VALDELSA

Dado Brivio

campoestivo2016

“È passato ormai qualche giorno, ma il ricordo rimane indelebile nel mio cuore. Anche quest’anno ho avuto la ghiotta occasione di poter partecipare alla parte finale del Camp Estivo di kendo organizzato dal mio carissimo amico Dado. Il camp è dedicato esclusivamente  ai giovani kendoka. In una cornice unica e meravigliosa i ragazzi hanno potuto toccare con mano quanto il kendo può trasmetterci: amicizia, collaborazione e attenzione verso l’altro. Oltre alla pratica, intensa e tecnicamente ineccepibile, i nostri ragazzi hanno avuto la preziosa occasione di passare insieme una settimana da sogno dove oltre a moltissimo kendo hanno potuto socializzare, tirare con l’arco, andare alle terme…insomma divertirsi! Sono certo che quest’esperienza rimarrà nella loro memoria per sempre, come rimarrà a me la gioia di aver praticato e di poter praticare ancora a lungo con questi meravigliosi ragazzi.

Tomaso”

Sono da poco rientrato dal campo estivo organizzato da Leonardo “Dado” Brivio e, come spesso accade, raccontare e trasmettere le emozioni forti appena provate è un compito assai complicato. Partirò quindi con il raccontare dapprima l’esperienza provata dal punto di vista tecnico organizzativo. Il campo estivo di kendo è a tutti gli effetti un’esperienza di vita, prima ancora di essere un’esperienza di kendo. Al campo, tutto è stato pensato per creare una vera, sana e solida comunità. Sveglia al mattino presto e appuntamento al dojo per la prima sessione di allenamento. Da subito il lavoro svolto trasformava anche i più assonnati in piccoli guerrieri pronti alla battaglia. Finito l’allenamento i visi, seppur rigati da qualche goccia di sudore, erano carichi di felicità e pronti ad iniziare la giornata. Al termine dell’asageiko ci si trasferiva nel bellissimo terrazzo dove i ragazzi, divisi in piccole squadre, allestivano i tavoli e servivano la ricca colazione preparata dalle laboriose mani di Gianni che, per giorni e giorni, ha adempiuto al difficile compito della completa gestione della cucina. Una volta finita la colazione e i relativi disbrighi, i ragazzi, già sapientemente divisi in due gruppi secondo le loro caratteristiche tecniche/emozionali, si preparavano alle due sessioni mattutine. Questa suddivisione è stata il primo vero elemento tecnico che ho potuto apprezzare: lasciava trasparire tutta la professionalità e l’esperienza messe in atto.

Ma torniamo all’allenamento del primo gruppo composto dai ragazzi i cui fondamenti di pratica non erano ancora consolidati. Il lavoro per loro era strettamente basato sul rafforzamento e talvolta sull’apprendimento dei passi fondamentali su cui basare qualsiasi tecnica. Terminato il primo gruppo, già il secondo era li pronto a sostituire i compagni per la loro sessione di allenamento. Il livello tecnico qui saliva notevolmente e con esso il ritmo di allenamento saliva di conseguenza. Una delle cose che mi ha maggiormente colpito è come i ragazzi in brevissimo tempo abbiano creato squadra, comunità. Mi è capitato spesso di praticare con kendoka di altri dojo in occasione di seminari o stage e non sempre purtroppo sono riuscito ad instaurare quella relazione immediata volta al migliorarsi reciprocamente. Qui tutto questo è avvenuto in modo naturale.

Dopo il pranzo, in cui si ripeteva lo stesso rito della colazione, diverse attività ludiche all’aria aperta intrattenevano i ragazzi e li portavano a sperimentare attività sempre nuove e per nulla scontate. Durante l’allenamento pomeridiano i due gruppi potevano continuare l’apprendimento e la scoperta della nostra bellissima disciplina. Arrivava quindi la cena, dove i visi dei ragazzi lasciavano trasparire stanchezza, gioia e soddisfazione. La giornata era passata rapidamente e tutti sorridenti tornavano in brande nelle proprie camerate: era necessario riposare bene e i ragazzi sfruttavano tutte le giuste ore per recuperare le forze, dal primo all’ultimo minuto! Ma la giornata, che per i ragazzi terminava qui, vedeva ancora all’opera sia Gianni che Dado. Organizzare bene le cose costa molta fatica e tantissima dedizione, un esempio che non dimenticherò mai. Come non dimenticherò la grande professionalità di Dado che, aiutato dal giovane e bravissimo Leon Castignola, impartiva preziosissimi insegnamenti e grandi lezioni di vita. Molte volte ho sentito che lo scopo ultimo del kendo è il miglioramento dell’individuo attraverso le tecniche e l’insegnamento della via della spada, ma mai come in questa occasione la dimostrazione mi è parsa lampante ed evidente.

Essere chiamato come ospite ad un evento come questo è stato un grandissimo onore, spero di aver dato anche io nel mio piccolo un contributo anche se minimo ma soprattutto ringrazio Dado, Gianni, Tomaso, Cecile e tutti i ragazzi di aver condiviso con me e Serena questa bellissima esperienza.

Un abbraccio Daniel”


Campo estivo kendo Scansano 2013

Quest’anno dal 30 Giugno al 7 Luglio si è svolto a Scansano, nella Maremma toscana, il primo campo estivo di kendo interamente dedicato ai bambini/ragazzi dai 9 ai 14 anni. La location scelta era Poderenovo, una splendida azienda agricola biodinamica strutturata in modo da ospitare seminari, corsi e scolaresche. Il posto è stato davvero perfetto per ospitare un campo estivo per bambini in quanto offre caratteristiche uniche per il divertimento e le varie attività connesse alla pratica: primo fra tutti un dojo di legno interamente fatto a mano, luminoso e sufficientemente spazioso, e poi un teatro all’aperto, casette di legno e pietra, altalene, animali, percorsi da correre, un grande vascone da riempire d’acqua per farci il bagno…e tanta tanta natura, silenzio e cieli blu stellati. Premetto che sono stato spronato a mettere in pratica questo progetto da una persona che mi ha donato tanto e che ha contribuito in maniera decisiva alla mia formazione, ossia Cesare Barioli, maestro di judo di Milano. Lui per primo mi ha consigliato di fare dei campi estivi di kendo e negli anni mi ha esortato a metterlo in piedi; l’anno scorso, proprio pochi giorni dopo la sua sua scomparsa terrena, venivo a contatto con questo posto a Scansano. Lo considero un suo dono e a Cesare e al Busen Milano vanno in primis i miei ringraziamenti. Questo campo estivo infatti è stato modellato sulla falsa riga dei “suoi” campi estivi di judo a cui ho preso parte negli anni passati.

I ragazzi che hanno raccolto la proposta sono stati 16, provenienti dai dojo di Milano, Rho, Bologna, Voghera, Poggibonsi, Brescia e Verona; desidero ringraziare gli istruttori ed i genitori che mi hanno dato fiducia e sostenuto in questo progetto. I coraggiosi protagonisti sono stati Emma, Matteo C., Nicolò, Dorotea, Leonardo M., Jun, Tobias, Taro, Luna, Guido, Julien, Matteo S., Irene, Arturo, Teo, Leonardo V..

La cronaca è troppo lunga per riassumerla in poche righe…vediamo il programma della giornata.

  • Sveglia alle 7:30
  • Corsa e suburi all’aperto, dalle 8:00­ 8:30
  • Colazione dalle 8:30 – 9:30
  • Keiko dalle 10:00­ – 12:00
  • Pranzo 13:00
  • Attività e merenda 15:00­ – 16:45
  • Keiko 17:00­ – 19:00
  • Cena 20:00
  • Dormire 21:30

La giornata era intensa, ma con le dovute pause per il recupero. I ragazzi hanno trovato dopo un paio di giorni il ritmo naturale, e garantisco che da mercoledì si sono svegliati da soli alle 7:15 circa….e altrettanto autonomamente alle 21:50 crollavano!!! Il cibo era prevalentemente di provenienza biologica, la cuoca Naomi ha cucinato in modo vario e fantasioso, molto apprezzato da tutti…specie riso e alghe e salsa di soya a colazione! Il latte delle mucche dell’azienda ed i formaggi poi erano davvero deliziosi, e così l’insalata e anche le more di gelso che abbiamo raccolto e con le quali abbiamo fatto un buon gelato….!!

Fra le attività svolte abbiamo dedicato un pomeriggio alla cura e manutenzione dello shinai, quindi smontaggio, cura delle stecche scheggiate e montaggio, poi bagno nel vascone con grande gioia di tutti, tiro con l’arco apprezzatissimo dai ragazzi/e, raccolta frutta, gita al mare. Ovviamente la corsa tutte le mattine ed il seguente suburi erano per smuovere il corpo di primo mattino e favorire così l’uso della “volontà”, troppo spesso carente nei nostri ragazzi; il percorso era in mezzo al bosco, ed eccetto uno scivolone e una leggera storta è andato tutto bene. Purtroppo è mancata la gita al fiume sottostante ma la teniamo in serbo per il prossimo anno.

Riguardo l’allenamento di kendo nello specifico non sono state trattate tecniche particolari o complesse, è stata invece messa attenzione alla base, con grande cura dello spostamento dei piedi: insegnate le 9 forme base Bokuto ni yoru kihon keiko ho, poi il primo e il secondo kata di kendo e ovviamente….migliaia di kirikaeshi, uchikomi e ogni giorno mawarigeiko. I ragazzi erano stanchi ma dopo un paio di giorni si sono abituati ed hanno retto tutti bene; premetto che il livello di allenamento e l’intensità sono stati inseriti in modo graduale.

Sabato è stato un giorno invece dedicato al mare, al gioco e al divertimento: la sera dopo cena ci siamo trovati attorno a un grande fuoco di bivacco a riflettere sulla settimana trascorsa, a cantare assieme e a danzare balli medioevali con le percussioni di Maurizio e Tonino. Domenica mattina la conclusione con la messa in pratica nel dojo di un concentrato del programma di kendo della settimana di fronte ai genitori accorsi ad assistere all’evento e a riprendere i figli.

I ragazzi sono stati stupendi e grazie a loro tutto è andato per il meglio; è stato trattato in modo indiretto quella che chiamiamo “Educazione”, ossia insegnare ad affrontare la realtà. I ragazzi ogni giorno si lavavano il proprio piatto, si rimettevano a posto la camera, giocavano, si allenavano, correvano e si riposavano. Il concetto era che durante la giornata si fa quello che c’è da fare, senza bizze o storie o pigrizie o anche eccessiva agitazione. Troppo spesso neghiamo ai nostri ragazzi il dovuto riposo, oppure li priviamo di stimoli naturali offrendo loro una tecnologia sempre più invadente e dominante. Non è mio costume demonizzare niente, ma penso che ci siano delle età per ogni cosa; chi studia e lavora con i bambini sa che 8 anni e 13 non sono la stessa cosa, mentre 27 e 30 lo possono essere. Ritengo che i bambini di oggi non debbano essere privati della tecnologia (magari un miglior uso, ossia non un AB­USO, oppure una maggior cura alle età, ossia a 9 anni non mettergli il pc in camera..), ma è altrettanto importante offrire ai bambini una controparte, cioè non “proibire la televisione”, ma offrire al bambino in formazione weekend nella natura, oltre alla serie di cartoni in tv…. Regaliamo loro tramonti sul mare, e non solo l’ultimo modello di iPad. Iscriviamoli ai boy­scout, e non solo a Facebook….. Questo lo spirito che ci anima e che intendiamo condividere con i bambini e i ragazzi che si avvicinano a noi e alla nostra concezione della Via. Vi preghiamo quindi di collaborare affinché i ragazzi possano apprezzare al meglio queste cose; ne sono in grado, più di quanto si possa immaginare. Li ho visti incantarsi di fronte alle ali di una farfalla, impazzire per un geco, esclamare parole di stupore davanti al tramonto, fare a gara a chi raccoglieva più more di gelso….più di un ragazzo di 12/13 anni andando al mare ha detto le testuali parole:”…appena arrivo al mare voglio scavare una buca profondissima…”….parole che in bocca a un ragazzo che fino a dieci minuti prima parlava di non so quale Avatar da schivare se non volevi trasformarti in non so quale mostro sembrano ingenue…..ma loro sono così, genuini, puri, semplici e stupendi bambini; tutto quello che vogliono è scavare una buca al mare e andare sull’altalena!!!!! Email, Facebook e videogames, parolacce e YouTube sono solo meschine coperture del loro vero ESSERE. La buca al mare, l’altalena e il divertimento sono la Vita, non il PC. Tutti insieme, genitori, educatori e istruttori, stiamo attenti a quello che offriamo ai nostri ragazzi, non diamo sassi a chi chiede pane. Scusate la lunga retrospettiva, ma questi ragazzi meritano tanto di più; da parte mia li ringrazio tantissimo per tutto il calore, la fiducia e l’amore che mi hanno dato, oltre ad aver sudato insieme che come tutti sanno costituisce il principale ingrediente per una buona ricetta di kendo. Arrivederci al prossimo anno!

Grazie a tutti

brochure campo estivo