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Seminario Lancini

Lo scorso weekend si è tenuto a Ravenna, grazie all’ottima organizzazione dell’AIK Shinken Sui Kan, il seminario di Livio Lancini 7 dan Kyoshi. Personalmente rivedo Livio sempre con molto piacere, per il carisma, per la sua comunicatività, ed ovviamente per il kendo magistrale che esprime e che mi affascina per semplicità e limpidezza. Poi essere ospiti degli amici romagnoli è garanzia di ospitalità e buona cucina, quindi era un’occasione troppo ghiotta per lasciarsela scappare.

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Il sabato mattina è iniziato con un po’ di suburi e kihon, per poi passare a tecniche sempre fondamentali eseguite in coppia quali men, kote e kote-men. La mattinata è terminata con jigeiko con i motodachi prima e libero dopo. Nel pomeriggio sono stati affrontati i kendo kata, seguiti, una volta indossato il bogu, da un approccio graduale al kirikaeshi, prima standard e poi eseguito per tutta la lunghezza della palestra. Da lì a qualche “giro” di oikomigeiko il passo è breve, e quindi siamo arrivati al jigeiko che concludeva il pomeriggio, almeno per quello che mi riguarda, già abbastanza provati. Ci consolava sapere che, finito l’allenamento, erano ad attenderci sulla spiaggia una bella grigliata e litri di birra fresca!

Domenica mattina è stata affrontata la ojiwaza del suriage (kote-suriage-kote, kote-suriage-men, men-suriage-men) sia da omote che da ura, per poi concludere con jigeiko. Il pomeriggio abbiamo fatto esperienza di shiaigeiko, con squadre composte da circa una decina di elementi e scelti in modo che si affrontassero kendoka di livello simile. Per chi come me è abbastanza digiuno di shiai fa sempre bene spolverare certi termini e situazioni. Il seminario è stato concluso con jigeiko libero, dove le amicizie strette durante i due giorni sono state rinsaldate anche incrociando le shinai.

È stato un bellissimo seminario, i kendoka presenti erano il giusto numero per poter lavorare bene e piuttosto omogenei, era presente un nutrito gruppo di giovanissimi, seguiti scrupolosamente da Ma Yunsook 6 dan, che non hanno mollato mai nei due giorni; Bernardo Cipollaro 6 dan ha aiutato Livio nel mostrare la corretta esecuzione delle tecniche.

Ringrazio i ragazzi dello Shinken, in particolare Giovanni, Daniele ed Emanuele, che ci hanno ospitato e fatto sentire come a casa; i motodachi, i compagni di pratica con cui ho incrociato la shinai, ed ovviamente Livio Lancini: è stata un’esperienza che ripeterei e che consiglio.

Al prossimo anno!

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“Il Kendo ti prende per mano, ti sorride, ti fa tornar bambino e ….. altro ancora.

E’ successo sabato 10 e domenica 11 settembre a Ravenna, ospiti del Dojo Shinken, che il Kendo ci ha preso per mano. In verità, a prenderci per mano è stato il Maestro Livio Lancini, che partendo dal semplice colpo di men e kote, passo dopo passo, in suriashi naturalmente, ci ha fatto arrivare alla tecnica doppia del kote-men; dal suriage di base ci ha condotto fino ad eseguire l’esercizio sincronizzato men-suriage-men. Questa metodologia “step by step” ci ha permesso di comprendere le tecniche, di sperimentarle e di salire gradualmente nel livello di difficoltà di esecuzione.

Dopo lo studio, ecco il  jigeiko: qui il Kendo ha incominciato a sorridere! Dopo il sonkyo ed il kiai, Yunsook si presenta con un bel sorriso. Non ti concede nulla, i suoi colpi vanno a segno, ma con il sorriso, con scioltezza e seguono importanti consigli su come migliorare la nostra pratica.

Yunsook ha anche condotto il seminario per un gruppo di giovani: la loro presenza ha riverberato nel seminario degli adulti ricordando a tutti che il kendo è anche divertimento. Che bello vedere i ragazzi lanciare in avanti gli shinai e fare lo slalom tra kendoka adulti menando colpi di do!

Terminata l’attività nel dojo, con la perfetta organizzazione del Shinken, ha preso vita il lato B del kendo: B come birra  e buona cucina. Nel profondo nasce un interrogativo: questa è la vera essenza del kendo e l’attività nel dojo è la strada per arrivarci? Sospendo la risposta, non rivelo nulla della serata in riva al mare, se non che la socialità e l’allegria sono stati pari all’impegno espresso nel dojo.

Alberto”


Keiko Hajime 2016

Quale migliore auspicio (per un kendoka) per il nuovo anno di un keiko tra amici? E quali migliori prospettive si possono prefigurare per il kendo italiano se non vedere una così alta partecipazione di bambini e giovanissimi? Questo è quello che è avvenuto la scorsa domenica 3 gennaio presso un palazzetto di Colle Val d’Elsa durante l’ormai consolidato appuntamento annuale dell’Ittoryukai Valdelsa: decine di kendoka accorsi da dojo vicini e meno vicini per ritrovarsi, divertirsi e salutare il nuovo anno con sessioni di uchikomi, kirikaeshi e jigeiko…. senza dimenticare la buona tavola!

Grazie di cuore a tutti coloro che hanno partecipato e reso possibile questo, tra cui i genitori dei molti giovanissimi presenti alla sessione di allenamento.

Buon Anno!

Keiko Hajime 2016


BUTOKUMUKYO 2015

Quest’anno torna a dirigere per intero il seminario BUTOKUMUKYO a Bedollo (TN) il Maestro 8 dan TANI KATSUHIKO, e di sicuro, nonostante l’ottimo lavoro svolto da altri insegnanti negli anni passati, l’impronta di Tani sensei si fa notare. Il maestro era accompagnato quest’anno da uno staff composto dal Maestro Koyama 8 dan, e dal maestro Watanabe 7 dan. Entrambi molto forti e veramente disponibili ad insegnare e trasmetterci tanto riguardo al kendo e non solo.

Un seminario di cinque giorni bellissimo, semplice ma impegnativo, volto alla ricerca dell’ippon magistrale, senza inutili fronzoli tecnici ne’ tattiche psicologiche complesse. La vera unione con l’altro.

landscape (photo credits: Cornelius Praxmarer)

Mentre gli altri anni il numero dei praticanti variava da 50 a 90, con conseguenti limiti (spazio, keiko con i maestri, file lunghissime etc…) quest’anno ci sono stati circa 60 praticanti ogni giorno, e ciò ha permesso una miglior gestione dello spazio e della pratica.

La sessione del mattino prevedeva un’oretta di kihon, base del kirikaeshi, tecniche di men, kote, kote-men. Il tutto svolto inizialmente con movimenti ampi, per poi diminuire progressivamente fino ad arrivare al caricamento piccolo, in pratica quello che dovrebbe essere un colpo piccolo passando “normale”. Un lavoro da grande a piccolo svolto davvero bene, con estrema chiarezza, potenza e bellezza.

Seguiva un’oretta di jigeiko, svolto come sempre a Bedollo nel seguente modo: circa 30 minuti con i motodachi (quest’anno da 6 dan in poi) e poi a seguire 20 minuti divisi in due gruppi, uno di soli motodachi (6, 7, 8 dan) e l’altro formato da tutti gli altri. Questo ha permesso di fare tantissima pratica con persone dello stesso grado, di grado superiore e con i maestri giapponesi; tutti hanno fatto tanto keiko con tutti, con grande soddisfazione!!

mitori-geiko (photo credits: Cornelius Praxmarer)

Nel pomeriggio il programma è variato: pur mantenendo 50 minuti di jigeiko finali anche nella sessione del pomeriggio, il primo giorno è stato dedicato ai kendo kata, divisi in tre gruppi (base, medio e alto livello) ognuno dei quali seguito da un maestro. Ottimo il lavoro svolto ed i consigli ricevuti, i maestri si sono complimentati con noi per l’impegno e la tecnica dimostrata nei kata, e consigliano di continuare a praticarli spesso.

Nel pomeriggio del secondo giorno invece ha preso la gestione il Maestro Koyama, presentandoci la disciplina dello Iaido, con attenzioni ai punti di collegamento con il kendo. Abbiamo fatto pratica del primo kata di Iaido (chiamato “mae”), considerata giustamente la base della base, il kata per eccellenza della disciplina. Il Maestro ha fatto notare che dopo un po’ di pratica a molti dei praticanti è riuscito anche bene!!

Iaido lesson (photo credits: Danilo Tofanelli)

L’ultimo giorno invece si è tenuta un’interessante spiegazione riguardo l’arbitraggio; sono stati trattati vari argomenti, ma il punto principale erano le problematiche riguardanti la valutazione dell’ippon.

Il maestro Tani ha spiegato che come arbitri dobbiamo essere più unificati (nel mondo) nella visione dell’ippon, superando quelle che sono le differenze di livello, di nazione, culturali, tecniche. È vero che bisogna essere in grado di assegnare un ippon differenziando fra shiai di bambini, di livello basso, medio o campionati del mondo, ma senza trascurare il fatto che alla base di tutto c’è la ricerca dell’unione con l’altro, altrimenti non c’è ippon.

ippon (photo credits: Cornelius Praxmarer)

Sono seguiti degli shiai dimostrativi, con arbitri dal 5 dan in avanti; prima i 1 kyu/1 dan, poi dei 3 dan e infine due 4 dan. Nonostante i partecipanti abbiano dato il meglio, il maestro Tani ha detto che dobbiamo essere in grado di migliorare la nostra prestazione in shiai, superando la paura della sconfitta e la voglia di colpire. È ovvio e naturale che in shiai si voglia vincere e si abbia paura di perdere, ma tenendo come base questa realtà dei fatti dobbiamo essere in grado di ergerci al di sopra di ciò, volti verso l’ideale del kendo. Questo è stato il succo di tutto il seminario, e uno spunto davvero di alto livello per tutti noi.

shiai (photo credits: Cornelius Praxmarer)

La cena del sabato sera ha visto grande gioia, risate, buon cibo, fiumi di birra e vino, una grande esibizione canora internazionale, discussioni sul kendo, qualche lacrima di commozione. Tutto di ottima qualità in compagnia di tanti amici di tutto il mondo!!

Un gran seminario con un Tani sensei sempre in gran forma (nonostante l’infortunio subito un anno fa al tendine di Achille) e volto ad un kendo sempre più maturo e profondo.

Un ringraziamento enorme a tutti i maestri, ai partecipanti e a tutto lo staff che ha organizzato e gestito questo splendido evento!!

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Ittoryukai Valdelsa

 

(photo credits: Cornelius Praxmarer, Danilo Tofanelli, Gianni Iacopini)


Grazie Tom!

Da tempo avevo intenzione di invitare il mio amico Tomaso Boscarol a fare kendo da noi in Toscana, per svariati motivi: in primis l’amicizia che ci lega ormai da molti anni, poi per mostrare ai miei allievi un kendo diverso ma che stimo moltissimo e poi… perché no… una scusa per mangiare qualcosa alla toscana tutti insieme!
Sabato 20 Giugno quindi sono arrivati Tomaso e Cecile, ci siamo fatti un giro a Firenze (d’obbligo!!) e poi nel pomeriggio abbiamo fatto un po’ di pratica insieme a Serena Ricciuti e Daniel Turner, venuti da Verona, e Michele Bellavite, venuto apposta per un weekend da Bruxelles: c’erano 3 dei miei del corso bambini e tutti hanno fatto una bella pratica intensa, divertente ed impegnativa. Seratona fra amici con tanto divertimento, birra e risate,  in piena armonia e tranquillità. Colgo l’occasione per ringraziarli tutti di essere venuti da lontano per partecipare.
Domenica lezione di Tomaso, c’erano una ventina di persone di vario livello ma dieci erano dal 4° dan in avanti, quindi la lezione era bilanciata bene e tutti siamo riusciti a lavorare sulle indicazioni di Tomaso (più o meno… come al solito nel kendo le cose sembrano semplici quando le guardi, ma poi a farle ti rendi conto di quanto sei indietro!!). Una bellissima  lezione, didattica semplice che si fonda tutta sulla relazione con l’altro, con l’incontro e con il costruire assieme qualcosa.
Davvero piacevole l’approccio di Tomaso al kendo, ha destato molta ammirazione fra tutti i presenti!!
Conclusione degna della giornata con grigliata di carne e vino bianco fresco, in una bellissima location all’aperto vicina al dojo. Mi rimane impressa la fase finale del breve discorso conclusivo di Tomaso, dove in breve il succo era: “…. nel kendo non è facile costruire insieme qualcosa, né colpire, ma alla fine quello che deve rimanere è…. un BEL SORRISO !!!!”.
GRAZIE TOM  ti aspettiamo di nuovo!!!
21 giugno 2015

21 giugno 2015

 

I commenti di chi ha partecipato:

Domenica 21 giugno ho partecipato all’allenamento di Kendo, tenutosi presso la palestra Equinox di Barberino, diretto dal M. Tomaso Boscarol, 6° Dan. È stato un allenamento molto interessante, sotto molti aspetti. Quello a mio avviso più importante è stato quello di poter incontrare praticanti da varie parti d’Italia e di livello alto.  Mi è piaciuto anche il modo in cui è stato impostato l’allenamento, sia per la gestione del tempo (le due brevi pause hanno aiutato a tirare il fiato) sia per gli argomenti che sono stati trattati, ovvero il fatto di cercare sempre il “dialogo” con motodachi e l’attenzione al fisico, riferito non solo allo spostamento del corpo ma anche alla postura. Mi hanno colpito molto anche il sorriso e la pazienza del M. Boscarol durante la spiegazione degli esercizi: credo che questo abbia contribuito a dare serenità e la giusta concentrazione a tutti i praticanti.

L’allenamento è cominciato con il suburi, per poi passare ad esercizi focalizzati sullo spostamento dei piedi e soprattutto del corpo. Nella seconda parte dell’allenamento sono stati introdotti esercizi per migliorare il dialogo con l’altra persona e – in alcuni casi – la risposta all’attacco di motodachi. Si è poi passati al keiko, partendo prima da mawarigeiko (nel quale ho potuto incrociare la shinai con, tra gli altri, il M. Boscarol, il M. Biondi e Serena Ricciuti) per poi finire con il jigeiko libero. È stato molto bello anche osservare il jigeiko tra maestri di alto livello, non solo per la rapidità nell’esecuzione dei colpi ma anche per il loro modo di fare kendo.
Per me è stata davvero una bella mattinata di kendo, un’occasione per cercare di migliorarmi ma anche per incontrare vecchi amici e per conoscerne di nuovi.
Mi sento quindi in dovere di ringraziare tutti quelli che sono intervenuti e tutti quelli con cui ho avuto la possibilità di praticare.” – Gabriele

“Giornata di keiko il 21 Giugno, presso Ittoryukai Valdelsa guidata dal sensei 6° dan Tomaso Boscarol. Molto bello l’allenamento con Boscarol che sa farsi piacere con la sua simpatia. Interessanti e pratiche le tecniche spiegate. Divertente e agonistico il jigeiko con kendoka di alto livello provenienti da vari dojo. Un allenamento di 2,30 ore che è servito a chiudere in bellezza quest’altra stagione di kendo. Grazie.” – Riccardo

“È stata una lezione molto interessante e coinvolgente: tutti gli esercizi proposti (semplici ma per niente facili all’atto pratico) vertevano sulla ricerca del mantenimento del contatto, visivo e non, dello scambio di sensazioni e di una relazione con “l’avversario”, dal sonkyo iniziale allo zanshin fino al rei finale. L’atmosfera era rilassata, come quella che si respira tra amici, ma non per questo è stato profuso meno impegno. E il contatto e la relazione che si era instaurata del dojo l’abbiamo poi mantenuta anche a tavola, proprio per mettere in pratica gli insegnamenti appresi la mattina!! Grazie, al M. Boscarol che ha tenuto la lezione e a tutti i partecipanti di alto livello che sono intervenuti” – Gianni


V Seminario nel Chianti: Thank You!

Finito da un giorno lo splendido seminario con i maestri Ishiyama Mutsunori e Yoneyama Toyohiro, che ci hanno regalato due intensi giorni di pratica e di calda relazione umana.
Quest’anno all’arrivo dei maestri siamo stati ospiti del dojo Seichudo, dall’amico Livio Lancini; era la prima volta che i maestri andavano a Brescia e sono state due bellissime giornate fra il lago di Garda e il keiko serale al Seichudo, dove sono arrivati molti praticanti anche dalle vicine città. Un grazie davvero di cuore alla famiglia Lancini e a tutto il dojo!!
Poi siamo scesi in Toscana, e i maestri si sono dedicati specialmente all’insegnamento dei bambini dell’Ittoryukai Valdelsa e Firenze; davvero emozionante vedere la tipologia di allenamento con piccoli, dalla prima base fino al kakarigeiko per i più bravi. Ovviamente tutti contenti, bambini maestri e genitori!
E veniamo al seminario del 25 e 26 Aprile.
Quest’anno ci sono stati un paio di cambiamenti; il numero era sempre più o meno come lo scorso anno (circa 45 praticanti) ma c’erano molti più praticanti di grado alto; questo ha fatto innalzare il livello dell’intero stage, e infatti questa cosa è stata notata dai maestri. Il secondo cambiamento è stato l’insegnamento dei Keishicho Dai Ni Kihon e Dai San Kihon, ossia la seconda e la terza base della Polizia di Tokyo. Queste basi, a differenza della prima, sono raramente visibili, specie fuori dal Giappone. Sono insegnate solo all’interno della Polizia di Tokyo e hanno fornito il materiale per formare i Bokuto ni yoru Kihon Keiko hou, ossia i kata di base con il bokuto adottati dalla ZNKR.
È stato davvero istruttivo studiare questi Kihon, completi ma anche complessi man mano che il livello delle tecniche saliva.
Grande spazio anche ai jigeiko, al kakarigeiko e kirikaeshi, all’uchikomi in tutte le forme: tecniche di risposta a men e a kote. E ovviamente un grande uso del bokuto, sia nei kendo kata che  nella base, nel suburi, nell’Ittoryu.
Chiude il seminario una stupenda dimostrazione dei 50 kata di base di Ittoryu e poi delle forme più complesse usando lo iaito, dimostrando così il corretto modo di usare la katana. Davvero impressionante!!!
Ringraziamo i maestri per lo splendido stage, per la loro energia e generosità nell’insegnamento. Ringraziamo tutti i partecipanti che hanno reso possibile quest’evento e speriamo di vedervi tutti il prossimo anno!!!!
GRAZIE
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7° Trofeo dell’Adriatico

Lo scorso weekend abbiamo partecipato come ogni anno al Trofeo dell’Adriatico, giunto alla sua settima edizione.
Quest’anno a tenere il seminario pre e post competizione gli amici del dojo Ikendenshin avevano invitato Kato Shozo sensei, kyoshi 8 dan dagli U.S.A.!! Apro una piccola parentesi: ho conosciuto personalmente Kato sensei a Tokyo, diversi anni fa, poiché il suo Maestro è un famosissimo hanshi del Keishicho, ossia la Polizia di Tokyo. Veniva ad allenarsi circa tre volte l’anno, e per diversi anni ci siamo incontrati nel dojo, e abbiamo sudato insieme non poco!! È sempre stato gentilissimo e disponibile con me, e sono stato davvero felice quest’anno di poter partecipare ad un suo stage.
Il sabato mattina quindi Kato sensei ha tenuto il suo seminario, basandolo soprattutto su reigi, sulla corretta attitudine mentre si fa kendo (qualsiasi sia la pratica, kata, keiko, shiai) e insistendo sul check continuo di 5 punti fondamentali che il praticante non deve mai trascurare nel suo kamae.

1) Lo sguardo; deve essere centrale, senza abbassarsi o alzarsi, fissare con entrambi gli occhi l’occhio sinistro dell’avversario, in modo che due occhi ne guardino uno soltanto.
2) Le punte di entrambi i piedi devono essere ben indirizzate verso l’avversario, in avanti, sempre.
3) L’ombelico: se assumiamo una postura troppo inarcata indietro l’ombelico guarderà in alto, e invece guarderà in basso se non mettiamo sufficiente koshi nel nostro kamae. L’ombelico deve essere anch’esso indirizzato esattamente di fronte al nostro avversario.
4) La spada ovviamente deve essere puntato di fronte al nostro avversario; si cerca di puntare al cosiddetto miken (punto alla radice del naso, in mezzo agli occhi) ma se abbiamo uno shinai la larghezza del sakigawa impedirà di stare al centro e quindi entrambi i kensen puntano all’occhio sinistro.
5) Il Cuore; questo il punto fondamentale, il nostro cuore deve essere aperto verso l’altro e pieno di rispetto. Quando facciamo keiko con qualcuno, chiunque sia, il nostro cuore dovrebbe dire più o meno queste parole: “oggi ce la metterò tutta per fare del mio meglio, per favore facciamolo insieme!!”

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Bisognerebbe fare un check di questi 5 punti SEMPRE, dopo ogni azione.
Il seminario è poi proseguito con suburi, la pratica di men uchi e di kirikaeshi, per passare poi ad una mezz’oretta di jigeiko.
Come lo scorso anno c’è stata un’esibizione di taiko, ma quest’anno Mugen Yahiro era accompagnato anche da altri due suonatori, uno spettacolo davvero impressionante, tutto potenza e scioltezza, uniti da una poderosa energia!!

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Nel pomeriggio si è tenuto il Trofeo dell’Adriatico, con shiai individuali e a squadre da tre; particolarmente numerosi i partecipanti, provenienti davvero da tutta Italia!

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I ragazzi del dojo Ikendenshin come al solito hanno organizzato egregiamente e con passione un evento che questa volta è stato un po’ congestionato dall’alto numero dei partecipanti (che andavano dai mukyu al godan) confermando  l’importanza che sta assumendo questo evento nell’ambito del kendo italiano.
Grazie ragazzi!!


BUTOKUMUKYO 2014 @ BEDOLLO (TN)

Quest’anno allo stage estivo BUTOKUMUKYO in Trentino c’era una grande attesa….infatti era presente, dopo due anni di assenza, il Maestro Tani Katsuhiko, kyoshi 8 dan. La delegazione dei maestri giapponesi era composta inoltre dai maestri Kasahara, Negishi e Shiraishi, tutti 7 dan di Gunma. Subito dal primo giorno l’impressione è stata che il numero dei partecipanti era davvero grande…..

Ormai il seminario è ben consolidato e apprezzato da tutti, sia per la parte tecnica di elevato livello e adatta a noi italiani (molto lavoro sulla base, sull’uso corretto delle gambe e delle anche e tecniche ridotte al minimo, in pratica quasi solo men) che per la parte relativa al divertimento e allo scambio con altre persone: quest’anno i ragazzi tedeschi erano particolarmente numerosi, e la loro simpatia è stata ampiamente dimostrata con una performance splendida al sabato sera!!

Ma veniamo al seminario….

Tani sensei è arrivato il terzo giorno, quindi i primi due giorni ha condotto lo stage Negishi sensei: gran lavoro sulla base, sullo spostamento dei piedi e su un men grande, potente e veloce. Il secondo giorno anche kote e tsuki, ma sempre il tutto finalizzato al men e alla centralità del caricamento e del colpo.

Poi è arrivato Tani sensei, e si è concentrato sul colpo di men piccolo, sua specialità; esercizi di men da grande a piccolo, con un escursione di caricamento sempre più piccola ma che manteneva la stessa potenza. Davvero bello vedere il men piccolo di Tani sensei, penso che ci sia da imparare solo a guardarlo!! Concludeva sempre le sessioni di allenamento jigeiko, prima con i motodachi dal 5 dan in su, poi in due gruppi; nel primo c’era jigeiko fra motodachi, nell’altro jigeiko con motodachi 3 e 4 dan. A finire uchikomi, solo men, prima sui motodachi e poi i motodachi fra di loro. Questo in generale è stato il modello di tutti i 5 giorni, un modello valido che dava la possibilità di poter praticare con più persone possibile di svariato livello. C’è da dire che i partecipanti erano davvero tanti e che quindi le code con i maestri giapponesi erano infinite, ma d’altra parte questo dimostra anche che il seminario è in continua crescita.

Un grazie davvero grande ai maestri da Gunma, a tutti gli organizzatori e soprattutto ai partecipanti!!!

Foto di rito con Tani sensei

Foto di rito con Tani sensei


Festa fine corso bambini

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Anche quest’anno di corso di kendo volge al termine, e lo vogliamo festeggiare nel migliore dei modi: con una dimostrazione dei bambini, che rappresentano il futuro, uchikomi-kirikaeshi-jigeiko, che non è mai troppo, ed una sana mangiata e quattro chiacchiere tra amici, che non fanno mai male. Il dojo Ittoryukai Valdelsa vi invita a prendere parte a questo evento, per renderlo ancora più speciale.

Domenica 22 giugno 2014 dalle 10.00 alle 12.00 presso l’Equinox Centro Fitness, via Leonardo da Vinci 1, 50021 Barberino Val d’Elsa (FI) (Loc. Chiano). A seguire pranzo presso il ristorante della struttura (10 euro/persona).


TROFEO DELL’ADRIATICO – GRADARA 2014

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Anche quest’anno siamo andati a Gradara, al bellissimo evento organizzato dagli amici Marchigiani della neonata Associazione IKENDENSHIN .
Il programma era ricco e ben strutturato: al mattino c’è stato un seminario tecnico di kendo condotto da Salvatore Bellisai, 6° dan, dove i partecipanti alla gara (circa 85 persone, davvero tante!!!) sono stati divisi per gradi e seguiti dai vari istruttori presenti; subito dopo una stupenda esibizione di taiko, i grandi tamburi giapponesi. L’esecutore, Mugen Yahiro, ha dimostrato un’incredibile energia, unita a scioltezza e forza non comune….insomma un mix di elementi veramente emozionante. A metà dell’esecuzione c’è stata una dimostrazione di shiai da parte dei gradi più alti presenti alla manifestazione ( 5° e 6° dan).
Come pranzo un buon buffet organizzato da mamme, mogli e nonne dell’Associazione…..e via alla gara!! Prima gli individuali e poi le squadre, ricordiamo che a questa gara particolare l’incontro è su ippon shobu e non sui 3 punti classici; si è visto del bel kendo e alcuni incontri sono stati particolarmente intensi. Cena ricca a base di pesce…. dormita e poi in pista di nuovo, una piacevole mattinata con il Maestro Bellisai che spiegava tecniche basiche e tecniche avanzate, per finire con una bell’oretta di jigeiko libero.
Insomma, piacevole come sempre il soggiorno nelle Marche, dove si può far kendo bene e in amicizia!!! Riporto dei commenti a caldo da parte dei partecipanti del nostro dojo e foto dell’evento….
 
 
ALBERTO – La presenza a Gradara mi ha permesso di conoscere un altro aspetto del kendo, quello della competizione. Anche se la shiai  finora non ha fatto parte della mia pratica del kendo, l’ho trovata emozionante, affascinante ed avvincente. Ho condiviso con i miei compagni di dojo l’emozione di entrare nel campo di gara, il piacere di ammirare alcuni combattimenti in cui si rimane ammaliati dalla tecnica e si percepisce la tensione dei kendoka. Ho colto una sintesi di quello che a me sembra essere il kendo quando, al primo assalto dopo pochi secondi dall’inizio dell’incontro un kendoka ha fatto ippon sconfiggendo chi, fino a quel momento aveva vinto tutti gli incontri. Ho percepito una grandissima energia quando ciascun dojo si è radunato in cerchio ed ha cominciato a riscaldarsi in preparazione alla competizione: ogni dojo con il suo ritmo, con le sue voci ed i suoi movimenti, un’unica grande energia. Insomma, una bella esperienza!!
 
ROBERTA – A me l’evento è piaciuto molto, mi sono divertita ed è stata un’ occasione per conoscere e rivedere altri praticanti. Sono stati tutti molto gentili e disponibili. Purtroppo il tempo della domenica non è stato sufficiente per soddisfare tutte le mie aspettative  e mi è dispiaciuto aver fatto solo tre jigeiko però già dal giorno prima ho rivisto la grande partecipazione e il costante impegno, perciò trovo questi incontri didattici, non esclusivamente per le tecniche ma anche per qualcosa forse più rilevante ossia: la grinta di non mollare, correggere i propri errori e spingersi sempre al miglioramento.
 
AMBRA – E’ stata un’esperienza davvero stimolante per potersi avvicinare alla shiai. Le occasioni di partecipare non mancavano, grazie alla combinazione di seminario e gara sia a squadre che individuale. In più sia la gara che la dimostrazione dei maestri mi hanno dato la possibilità di vedere del buon kendo da cui prendere spunto per migliorare. Senza contare che Gradara è una bella occasione per divertirsi in compagnia e rivedere tante persone… non vedo l’ora di tornare l’anno prossimo!
 
Un grazie di cuore e tanti complimenti all’associazione IKENDENSHIN per il lavoro svolto e per la passione che ci mettono sempre nei loro eventi!!!

SEMINARIO ARBITRALE BRUXELLES 2014

ImmagineSi è svolto a Bruxelles, il 01 e 02 Febbraio, il consueto Seminario arbitrale europeo, con sessione di esami da primo a settimo dan alla fine dello stage.
Dirigevano il seminario una delegazione giapponese composta da tre maestri 8 dan: Endo sensei, Yoshizaki, Kou.
Era presente inoltre il kendo europeo a livelli molto alti, con ben 23 settimi dan, svariati 6 dan di giovane età e vari componenti delle squadre nazionali europee; insomma…..il lavoro non mancava!!
Dopo un’introduzione generica sullo shiai e svariate penalità i maestri hanno fatto notare le piccole ma sostanziali differenze fra il regolamento internazionale e il regolamento interno giapponese, così come il ruolo di shushin (arbitro centrale) in Giappone è molto più “dirigenziale” che qua in Europa. Successivamente il seminario è stato diviso in due gruppi: nel gruppo “A” gli arbitri con più esperienza e da selezionare per i prossimi Campionati Europei, nel gruppo “B” noi giovani con meno esperienza. Gli  erano molti e alcuni di ottimo livello, i consigli e gli stimoli sono stati moltissimi. Ogni giorno c’era alla fine jigeiko libero per oltre un’ora, questo mi ha permesso di praticare con tanti maestri bravissimi che mi hanno dato preziosi consigli per migliorare; la sera poi era bellissimo incontrarsi di nuovo, ma stavolta  per consigli più “alcolici”…. riguardo a questo attenzione massima ai maestri inglesi e polacchi!!!
Di sicuro un seminario di livello tecnico molto alto, l’ambiente e la compagnia sono ottimi, l’organizzazione e i prezzi anche. L’unica cosa è che Bruxelles si vede da lontano…. si entra nella struttura sportiva il venerdì sera e se ne esce la domenica sera!!! Però venerdì sera dopo il jigeiko siamo andati fuori con gli altri ragazzi italiani a mangiarci una bistecca con patatine e birra in un locale vicino, e devo dire che è stato tutto ottimo!! Allego una foto con il mio amico Michele, compagno di kendo di tanti anni fa a Milano, trapiantato proprio a Bruxelles e ritrovato per l’occasione!! Auguro a tutti di crescere in modo da poter partecipare in futuro a simili eventi internazionali, dove oltre a studiare si incontrano tante belle persone!