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7° Trofeo dell’Adriatico

Lo scorso weekend abbiamo partecipato come ogni anno al Trofeo dell’Adriatico, giunto alla sua settima edizione.
Quest’anno a tenere il seminario pre e post competizione gli amici del dojo Ikendenshin avevano invitato Kato Shozo sensei, kyoshi 8 dan dagli U.S.A.!! Apro una piccola parentesi: ho conosciuto personalmente Kato sensei a Tokyo, diversi anni fa, poiché il suo Maestro è un famosissimo hanshi del Keishicho, ossia la Polizia di Tokyo. Veniva ad allenarsi circa tre volte l’anno, e per diversi anni ci siamo incontrati nel dojo, e abbiamo sudato insieme non poco!! È sempre stato gentilissimo e disponibile con me, e sono stato davvero felice quest’anno di poter partecipare ad un suo stage.
Il sabato mattina quindi Kato sensei ha tenuto il suo seminario, basandolo soprattutto su reigi, sulla corretta attitudine mentre si fa kendo (qualsiasi sia la pratica, kata, keiko, shiai) e insistendo sul check continuo di 5 punti fondamentali che il praticante non deve mai trascurare nel suo kamae.

1) Lo sguardo; deve essere centrale, senza abbassarsi o alzarsi, fissare con entrambi gli occhi l’occhio sinistro dell’avversario, in modo che due occhi ne guardino uno soltanto.
2) Le punte di entrambi i piedi devono essere ben indirizzate verso l’avversario, in avanti, sempre.
3) L’ombelico: se assumiamo una postura troppo inarcata indietro l’ombelico guarderà in alto, e invece guarderà in basso se non mettiamo sufficiente koshi nel nostro kamae. L’ombelico deve essere anch’esso indirizzato esattamente di fronte al nostro avversario.
4) La spada ovviamente deve essere puntato di fronte al nostro avversario; si cerca di puntare al cosiddetto miken (punto alla radice del naso, in mezzo agli occhi) ma se abbiamo uno shinai la larghezza del sakigawa impedirà di stare al centro e quindi entrambi i kensen puntano all’occhio sinistro.
5) Il Cuore; questo il punto fondamentale, il nostro cuore deve essere aperto verso l’altro e pieno di rispetto. Quando facciamo keiko con qualcuno, chiunque sia, il nostro cuore dovrebbe dire più o meno queste parole: “oggi ce la metterò tutta per fare del mio meglio, per favore facciamolo insieme!!”

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Bisognerebbe fare un check di questi 5 punti SEMPRE, dopo ogni azione.
Il seminario è poi proseguito con suburi, la pratica di men uchi e di kirikaeshi, per passare poi ad una mezz’oretta di jigeiko.
Come lo scorso anno c’è stata un’esibizione di taiko, ma quest’anno Mugen Yahiro era accompagnato anche da altri due suonatori, uno spettacolo davvero impressionante, tutto potenza e scioltezza, uniti da una poderosa energia!!

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Nel pomeriggio si è tenuto il Trofeo dell’Adriatico, con shiai individuali e a squadre da tre; particolarmente numerosi i partecipanti, provenienti davvero da tutta Italia!

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I ragazzi del dojo Ikendenshin come al solito hanno organizzato egregiamente e con passione un evento che questa volta è stato un po’ congestionato dall’alto numero dei partecipanti (che andavano dai mukyu al godan) confermando  l’importanza che sta assumendo questo evento nell’ambito del kendo italiano.
Grazie ragazzi!!


TROFEO DELL’ADRIATICO – GRADARA 2014

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Anche quest’anno siamo andati a Gradara, al bellissimo evento organizzato dagli amici Marchigiani della neonata Associazione IKENDENSHIN .
Il programma era ricco e ben strutturato: al mattino c’è stato un seminario tecnico di kendo condotto da Salvatore Bellisai, 6° dan, dove i partecipanti alla gara (circa 85 persone, davvero tante!!!) sono stati divisi per gradi e seguiti dai vari istruttori presenti; subito dopo una stupenda esibizione di taiko, i grandi tamburi giapponesi. L’esecutore, Mugen Yahiro, ha dimostrato un’incredibile energia, unita a scioltezza e forza non comune….insomma un mix di elementi veramente emozionante. A metà dell’esecuzione c’è stata una dimostrazione di shiai da parte dei gradi più alti presenti alla manifestazione ( 5° e 6° dan).
Come pranzo un buon buffet organizzato da mamme, mogli e nonne dell’Associazione…..e via alla gara!! Prima gli individuali e poi le squadre, ricordiamo che a questa gara particolare l’incontro è su ippon shobu e non sui 3 punti classici; si è visto del bel kendo e alcuni incontri sono stati particolarmente intensi. Cena ricca a base di pesce…. dormita e poi in pista di nuovo, una piacevole mattinata con il Maestro Bellisai che spiegava tecniche basiche e tecniche avanzate, per finire con una bell’oretta di jigeiko libero.
Insomma, piacevole come sempre il soggiorno nelle Marche, dove si può far kendo bene e in amicizia!!! Riporto dei commenti a caldo da parte dei partecipanti del nostro dojo e foto dell’evento….
 
 
ALBERTO – La presenza a Gradara mi ha permesso di conoscere un altro aspetto del kendo, quello della competizione. Anche se la shiai  finora non ha fatto parte della mia pratica del kendo, l’ho trovata emozionante, affascinante ed avvincente. Ho condiviso con i miei compagni di dojo l’emozione di entrare nel campo di gara, il piacere di ammirare alcuni combattimenti in cui si rimane ammaliati dalla tecnica e si percepisce la tensione dei kendoka. Ho colto una sintesi di quello che a me sembra essere il kendo quando, al primo assalto dopo pochi secondi dall’inizio dell’incontro un kendoka ha fatto ippon sconfiggendo chi, fino a quel momento aveva vinto tutti gli incontri. Ho percepito una grandissima energia quando ciascun dojo si è radunato in cerchio ed ha cominciato a riscaldarsi in preparazione alla competizione: ogni dojo con il suo ritmo, con le sue voci ed i suoi movimenti, un’unica grande energia. Insomma, una bella esperienza!!
 
ROBERTA – A me l’evento è piaciuto molto, mi sono divertita ed è stata un’ occasione per conoscere e rivedere altri praticanti. Sono stati tutti molto gentili e disponibili. Purtroppo il tempo della domenica non è stato sufficiente per soddisfare tutte le mie aspettative  e mi è dispiaciuto aver fatto solo tre jigeiko però già dal giorno prima ho rivisto la grande partecipazione e il costante impegno, perciò trovo questi incontri didattici, non esclusivamente per le tecniche ma anche per qualcosa forse più rilevante ossia: la grinta di non mollare, correggere i propri errori e spingersi sempre al miglioramento.
 
AMBRA – E’ stata un’esperienza davvero stimolante per potersi avvicinare alla shiai. Le occasioni di partecipare non mancavano, grazie alla combinazione di seminario e gara sia a squadre che individuale. In più sia la gara che la dimostrazione dei maestri mi hanno dato la possibilità di vedere del buon kendo da cui prendere spunto per migliorare. Senza contare che Gradara è una bella occasione per divertirsi in compagnia e rivedere tante persone… non vedo l’ora di tornare l’anno prossimo!
 
Un grazie di cuore e tanti complimenti all’associazione IKENDENSHIN per il lavoro svolto e per la passione che ci mettono sempre nei loro eventi!!!